Laboratorio Cover Band
Lo storico album dei Beatles suonato per intero
nei suoi 17 brani!
Lo storico album dei Beatles suonato per intero
nei suoi 17 brani!
Il laboratorio è rivolto a tutti coloro che intendono arricchire la propria formazione musicale attraverso lo studio e la pratica di brani musicali d’insieme, allo scopo di sviluppare la capacità di entrare in comunicazione con altri esecutori e riuscire, mentre si suona, a rivolgere una costante attenzione a iò che avviene intorno a sé, capacità indispensabile per poter svolgere al meglio qualsiasi attività musicale.
Lo studio del repertorio Musical Theatre richiede una tecnica vocale salda e completa, poiché spazia tra generi diversi (dall’operetta al jazz, al blues, al pop, al rock, per citarne alcuni).
Gli allievi verranno stimolati per essere musicalmente e vocalmente versatili, senza perdere di vista le proprie peculiarità.
Ma lo studio di un brano da musical non può essere affrontato solo dal punto di vista puramente tecnico:
ogni brano da voce ad un personaggio e l’approccio espressivo non può prescindere dalla finalità teatrale del pezzo.
Ogni proposta esecutiva viene sperimentata e valutata sia a livello musicale che attoriale.
Gli allievi matureranno le proprie qualità vocali attraverso una ricerca emotiva, più che prettamente estetica, e si divertiranno nella scelta della chiave interpretativa dei brani, dovendosi calare in parti talvolta molto diverse tra loro.
Il laboratorio si articola sull’analisi e la pratica delle musiche dei paesi del Mediterraneo
(Italia, Grecia Turchia e mondo arabo) e dell’area balcanica.
In particolare attraverso la costruzione dei brani verranno approfonditi:
il fraseggio musicale, il sistema dei modi (makam) e l’asimmetria ritmica, quali elementi distintivi dei sistemi musicali extra europei.
Il laboratorio di percussioni, svolto utilizzando diversi strumenti in poliritmia, rappresenta una occasione anche per i non percussionisti per avvicinare questi strumenti.
Utilizzando tamburi come congas, bongo, surdo, djembe etc., e scambiandosi le parti i partecipanti possono praticare diverse “angolazioni” ritmiche.
I laboratori sono corsi collettivi di musica d’insieme.
Costituiscono parte fondamentale del percorso didattico e formativo per l’allievo che già studia uno strumento.
Prevedono una frequenza a cadenza settimanale di un’ora e sono inoltre aperti ad allievi esterni.
L’esperienza laboratoriale permette di confrontarsi con altri musicisti e di mettere in pratica tutte le nozioni acquisite all’interno delle lezioni individuali.
È un ottimo luogo di socializzazione e crescita.
All’interno dei laboratori è possibile sperimentare praticamente tutti i generi musicali:
dal pop al rock, dal funky al jazz, fino ai linguaggi meno diffusi come la musica etnica e gli ensembles di percussioni.
La scuola di violino si articola sinteticamente secondo i seguenti argomenti:
1° Livello
Il suono: tecnica di emissione, studio delle imboccature e della scelta delle ance, esercizi di mantenimento e intonazione, respirazione.
La diteggiatura: esercizi sulle scale maggiori e minori, sugli intervalli e arpeggi su tutta l’estensione dello strumento.
La lettura: solfeggio ed esecuzione di studi di meccanismo col metronomo.
2° Livello
Il suono: perfezionamento della capacità di scelta del proprio suono anche attraverso l’ascolto e l’imitazione degli interpreti più significativi della Storia della Musica.
La diteggiatura: trascrizione di linee melodiche e di temi importanti dal punto di vista della diteggiatura e del rilievo melodico (patterns); trasporto nelle 12 tonalità, accordi, swing.
La lettura: studi cantati e di meccanismo, studio della partitura di sezione e orchestrale nella musica commerciale.
3° livello
Lo strumento: cenni sulle tecniche di costruzione, materiali e assemblaggio degli strumenti nelle varie epoche in relazione ai vari modelli di sassofono.
L’improvvisazione: tecnica per la trascrizione degli assoli suggeriti o scelti dall’allievo; memorizzazione dei brani e delle strutture; costruzione del repertorio personale.
Armonia jazz e improvvisazione anche con l’ausilio del pianoforte ed infine, analisi degli stili sassofonistici.
Uno degli obiettivi primari del corso prevede una conoscenza approfondita di quelli che sono i principi basilari di ogni strumento a fiato, ossia la respirazione, l’impostazione e l’emissione.
In un secondo momento, si giunge poi allo studio vero e proprio che comprende tutti gli aspetti dello strumento: dallo studio del “legato”, alla base di una buona emissione, fino ad arrivare allo studio della tecnica che comprenderà tutti i vari tipi di articolazione (staccato semplice, doppio e triplo).
Per una formazione completa, l’allievo sarà indirizzato verso il repertorio più consono alla sua attitudine musicale, con la possibilità di cimentarsi nei vari stili che un musicista può incontrare nel proprio percorso: bandistico, classico e jazz.
Il corso inizia con lo studio della respirazione, punto centrale della tecnica di qualsiasi strumento a fiato.
Contemporaneamente il primo periodo comprende la messa a punto della tecnica della formazione del suono, con esercizi specifici sviluppati con la sola imboccatura e poi con lo strumento, quindi produzione degli armonici e studi relativi.
Gli studi sviluppano progressivamente la lettura, il controllo del suono e delle dinamiche, il timbro, l’intonazione, l’articolazione, la meccanica.
Necessariamente si comprenderà lo studio di scale, arpeggi, intervalli, oltre a quello di svariati libri, anche di tipo specifico dedicati a un aspetto tecnico o metodi.
I linguaggi musicali che si affrontano sono da “customizzare” con l’allievo (jazz, classica, contemporanea, pop, fusion, funky, leggera ecc.).
Il repertorio dunque, è strettamente legato a questa scelta.
Durante il corso è possibile parallelamente studiare teoria, solfeggio e armonia. E’ bene, inoltre, che l’allievo affronti, con il maestro, anche l’aspetto del suonare “live” attraverso la partecipazione a laboratori e infine ai saggi della scuola, che costituiscono la palestra necessaria per capire ciò che significa suonare.