Fiati

Fiati

Sax tenore, contralto, soprano

1° Livello
Il suono: tecnica di emissione, studio delle imboccature e della scelta delle ance, esercizi di mantenimento e intonazione, respirazione.
La diteggiatura: esercizi sulle scale maggiori e minori, sugli intervalli e arpeggi su tutta l’estensione dello strumento.
La lettura: solfeggio ed esecuzione di studi di meccanismo col metronomo.

2° Livello
Il suono: perfezionamento della capacità di scelta del proprio suono anche attraverso l’ascolto e l’imitazione degli interpreti più significativi della Storia della Musica.
La diteggiatura: trascrizione di linee melodiche e di temi importanti dal punto di vista della diteggiatura e del rilievo melodico (patterns); trasporto nelle 12 tonalità, accordi, swing.
La lettura: studi cantati e di meccanismo, studio della partitura di sezione e orchestrale nella musica commerciale.

3° livello
Lo strumento: cenni sulle tecniche di costruzione, materiali e assemblaggio degli strumenti nelle varie epoche in relazione ai vari modelli di sassofono.
L’improvvisazione: tecnica per la trascrizione degli assoli suggeriti o scelti dall’allievo; memorizzazione dei brani e delle strutture; costruzione del repertorio personale.
Armonia jazz e improvvisazione anche con l’ausilio del pianoforte ed infine, analisi degli stili sassofonistici.

Fiati

Tromba, trombone, basso tuba

Uno degli obiettivi primari del corso prevede una conoscenza approfondita di quelli che sono i principi basilari di ogni strumento a fiato, ossia la respirazione, l’impostazione e l’emissione.

In un secondo momento, si giunge poi allo studio vero e proprio che comprende tutti gli aspetti dello strumento: dallo studio del “legato”, alla base di una buona emissione, fino ad arrivare allo studio della tecnica che comprenderà tutti i vari tipi di articolazione (staccato semplice, doppio e triplo).

Per una formazione completa, l’allievo sarà indirizzato verso il repertorio più consono alla sua attitudine musicale, con la possibilità di cimentarsi nei vari stili che un musicista può incontrare nel proprio percorso: bandistico, classico e jazz.

 

 

 

 

 

Fiati

Clarinetto, flauto dolce, traverso

Il corso inizia con lo studio della respirazione, punto centrale della tecnica di qualsiasi strumento a fiato.
Contemporaneamente il primo periodo comprende la messa a punto della tecnica della formazione del suono, con esercizi specifici sviluppati con la sola imboccatura e poi con lo strumento, quindi produzione degli armonici e studi relativi.
Gli studi sviluppano progressivamente la lettura, il controllo del suono e delle dinamiche, il timbro, l’intonazione, l’articolazione, la meccanica.
Necessariamente si comprenderà lo studio di scale, arpeggi, intervalli, oltre a quello di svariati libri, anche di tipo specifico dedicati a un aspetto tecnico o metodi.
I linguaggi musicali che si affrontano sono da “customizzare” con l’allievo (jazz, classica, contemporanea, pop, fusion, funky, leggera ecc.).
Il repertorio dunque, è strettamente legato a questa scelta.
Durante il corso è possibile parallelamente studiare teoria, solfeggio e armonia. E’ bene, inoltre, che l’allievo affronti, con il maestro, anche l’aspetto del suonare “live” attraverso la partecipazione a laboratori e infine ai saggi della scuola, che costituiscono la palestra necessaria per capire ciò che significa suonare.